Come ottimizzare un e-commerce? Ecco i consigli di Carmine Pucino
Come ottimizzare un e-commerce? Ecco i consigli di Carmine Pucino

Se siete alla ricerca di qualche consiglio su come ottimizzare un e-commerce, allora siete nel posto giusto.

Vogliamo raccontarvi della chiacchierata che abbiamo fatto con Carmine Pucino, un esperto di SEO, che ha definito quello con la SEO un incontro scritto nel destino, nonché suo amore a prima vista.

Proprio a lui abbiamo chiesto qualche dritta per l’ottimizzazione di un e-commerce.

Buona lettura!

Indice contenuti

Quali sono i migliori consigli da dare ai clienti per “vendere” attraverso l’e-commerce?

Innanzitutto, permettimi di ringraziarti per avermi invitato a parlare di e-commerce in questo bellissimo spazio: è davvero un piacere e un onore.

Vengo alla tua domanda. Il miglior consiglio che posso dare è di non pensare allo shop online come ad un accessorio ad uso del negozio fisico, un’inevitabile incombenza dettata dai trend del momento.

Aprire un e-commerce è una cosa seria, sia in termini economici che di lavoro, una scelta da ponderare bene e da studiare approfonditamente, soprattutto per quel che concerne il business plan che detta le linee guida e i risultati attesi dell’investimento.

Vendere con un e-commerce può portare vantaggi a tutte le tipologie di azienda?

In linea teorica, ti direi di sì, soprattutto se consideriamo l’e-commerce come uno strumento a disposizione di clienti e potenziali interlocutori, un mezzo per interagire e offrire loro nuove opportunità di contatto con l’azienda, oltre che di acquisto.

Quali consigli dare a un neofita sulla gestione di un sito e-commerce?

La gestione di un sito e-commerce richiede almeno 3 requisiti essenziali, dai quali non si può prescindere:

  • Capacità Tecniche. Da possedere in prima persona o da ricercare in una figura/agenzia terza;
  • Voglia di investire risorse economiche e mentali. Purtroppo, la sola disponibilità di risorse non è sufficiente se non si ha la voglia di aggiornarsi di continuo e di adeguare la propria struttura ai trend che il mercato “impone”. Ti faccio solo qualche esempio: visualizzazioni interattive, intelligenza artificiale, ricerche vocali, evoluzioni dei motori di ricerca e così via;
  • Perfetta conoscenza del proprio pubblico, oltre che del proprio prodotto. Se si pensa di vendere tutto a tutti, forse è meglio non iniziare questa avventura.

Quali sono i 3 requisiti che non devono mai mancare in un sito e-commerce?

Questa risposta è molto semplice. Potrei dirtene molti di più, ma parto dai 3 che, a mio avviso, sono i più importanti in assoluto:
1. Perfetta ottimizzazione tecnica (ancora una volta!);

  1. Perfetta ottimizzazione dei contenuti, che devono essere originali e possibilmente idonei ad offrire al cliente un valore aggiunto, un elemento di differenziazione che non obblighi a competere sul prezzo;
  2. Costruzione di un brand e di una community collegati allo shop.

Cosa ne pensi delle recensioni online e come sfruttarle per vendere un prodotto?

Parlando di recensioni, la mente viaggia in automatico verso i sempreverdi insegnamenti di Cialdini. Nel libro “Le armi della persuasione”, Cialdini spiega il concetto di riprova sociale, identificandolo come uno degli elementi in grado di indirizzare, sia in senso positivo che negativo, il giudizio dei clienti e la relativa decisione di acquisto.

Le recensioni, quindi, sono assolutamente fondamentali, c’è poco da fare. Presupponendo di avere una nutrita community e un buon numero di recensioni (positive e certificate) per i propri articoli, la cosa migliore è valorizzarle in maniera importante anche all’interno del sito, mettendole in evidenza il più possibile, a partire dalla home per arrivare alle singole schede prodotto.

Ci sarebbe un capitolo a parte concernente la necessità di stimolare il rilascio di una recensione o la gestione dei commenti negativi, ma lascio volentieri questo argomento ai community manager, che sono certamente più esperti di me da questo punto di vista.

Quale canale social può aiutare nella promozione di un e-commerce?

Per quanto io non sia un vero esperto di social, credo che sia inevitabile pensare al legame importante che può esserci con tutti quegli spazi sociali dove le immagini e i video la fanno da padroni. Nel corso del tempo, ho visto e-commerce vendere tantissimo grazie a Facebook, altri andare davvero forte su Instagram (parliamo di decina di migliaia di euro/mese per piccoli negozietti).

Molto dipende dal luogo in cui ama spendere il tempo il proprio pubblico di riferimento, non c’è un canale universale. Una volta capito questo e creata una community, basta “solo” mettere in atto le strategie più adatte per parlare a queste persone. Sembra facile, vero? 🙂

Quale tool è indispensabile per la keyword research del sito e-commerce?

Per fare keyword research, mi affido generalmente a Semrush in combinazione con il Keyword Planner di Google. Ci sono anche tanti altri strumenti gratuiti davvero interessanti: l’ormai arcinoto Answerthepublic è uno di questi, così come Ubersuggest. Consiglio, però, di dare un’occhiata anche ad un tool sviluppato pochissimi giorni fa dal grande Giovanni Sacheli, un generatore di long tail keyword accessibile a questo indirizzo https://cluster.army/longtailgenerator/, molto utile soprattutto per la redazione di un piano editoriale destinato al blog, ricco di contenuti informativi.

Per quel che concerne le categorie e le schede prodotto, invece, penso non sia possibile fare a meno di un’analisi su Amazon. Non si tratta di un vero e proprio tool, lo so, ma di fatto possiamo considerarlo come un motore di ricerca per prodotti. Ti cito un dato per essere più chiaro: ogni mese, oltre 12 milioni di persone, in Italia, cercano la keyword “Amazon” su Google, per poi accedere al noto e-commerce e far partire dal suo interno la ricerca prodotti.

Crediamo davvero che questi dati possano essere trascurati o si possa far finta di niente?

Tre motivi per avere un sito e-commerce?

I tre motivi più importanti per cui consiglierei di avere un sito e-commerce sono questi:

  1. Possibilità di raggiungere i propri utenti sfruttando un canale sempre attivo e in costante evoluzione;
  2. Percentuali di crescita degli acquisti online in continuo rialzo;
  3. Possibilità di offrire ai clienti un servizio, oltre che un prodotto, estremamente personalizzato, soprattutto per quel che riguarda l’esperienza di acquisto e la gestione dei contatti pre/post vendita.

Inutile specificare che alcune di queste motivazioni possono essere lette anche con accezione negativa e trasformarsi in clamoroso boomerang. La differenza risiede nella consapevolezza e nella voglia di far bene dell’imprenditore.

Lo consiglieresti?

Assolutamente Sì! Non vorrei che fosse passata un’idea troppo pessimistica e negativa. 😉 Io sono fermamente convinto del fatto che l’e-commerce sia un’opportunità importante da sfruttare, specialmente se considerato nell’ambito di una strategia multicanale.

Non dimentichiamo, infine, che chi gestisce un e-commerce ha la possibilità di tracciare e profilare in maniera dettagliata il proprio pubblico, migliorando progressivamente l’esperienza di acquisto online e agendo, quando necessario, anche sulle peculiarità del prodotto o del servizio che generano problemi offline.

Insomma, parliamo di una risorsa dal valore inestimabile.